COMMEDIE (eBook)

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Stefano De Franchi
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Compatibilità: Tutti i dispositivi
Lingua: it
Editore: NICCIA
Codice EAN: 1230003301586
Anno pubblicazione: 2019
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Descrizione

STEFANO DE FRANCHI COMMEDIE TOMO IV. DAL LIBRO: ATTO UNICO SCENA I.a Florindo, Flaminio. Flor. Sciô Flaminio? (ridendo). Flam. E ben? Flor. Guardæme un poco senza rie. Flam. E coscì? Flor. Cose ve pâ da nostra visita: ne sei restao contento? Flam. Tocca à voî a dîme, se gh'è lœugo d'êssene restæ sodisfæti. Flor. A divea sccetta ninte do tutto. Flam. V'asseguro che ne son coscì stuffo, e destomagao, che non se pœu fâ de ciù. Dîme un poco s'è mai visto doe nesce fâ tante smorfie, e tante stiassature comme quelle? e doî galant'ommi trattæ de pezo? appen-na se son degnæ de dane d'assettâ! Ei osservao un continuo parlase all'oreggio, baagiâ, fregase i œuggi, domandâ che ora è. A quante interogazioin gh'emmo fæto, non han mai risposto âtro, che con un-na bocca sciuta (contrafacendo) sci signor, nò signor. In sostanza non poei negâ, che se foiscimo stæti doî mercanti da fighe secche, non ne pœivan trattâ de pezo! Flor. (ridendo), Ah, ah, me pâ che ve a piggiæ agra assæ ciù che mi. Flam. Senza dubbio. Son piccao d'un-na manea, che vœuggio vendicame de questa insolenza. Hò capí benissimo, percose n'han trattao con tanto desprexo. Quest'aria de fâ de preziose de schittiporre, non solamente a s'è andæta propagando in a çittæ; ma a l'ha piggiao pê ancora in i contorni de Rivere: donde certe Borghezan-ne sussan tutto quello læte brutto de signore çittadin-ne, che ghe van a villezâ. In un-na parolla fan un mescuggio de smorfie, e de desgaibi, e se creddan de fâ da signorasse. Sò mi cose ghe vœu per êsse ben recevúi, e se me tegnirei corda ghe zugheremmo un-na carta, chi ghe farà arvî i œuggi, e conosce un poco ciù a fondo, comme van trattæ i galant'ommi.