I libri che fingi di aver letto

Ammettiamolo: ci siamo passati tutti. Un soddisfatto cenno di assenso, uno sguardo complice, una citazione pescata al volo da Wikipedia e il gioco è fatto. Ma ne vale davvero la pena?

 

Questa pagina è dedicata a quei libri che tutti fingono di conoscere a menadito, ma che nella realtà spesso si limitano a fare la loro bella figura nella libreria di casa. Dai classici che ti guardano con aria di rimprovero dallo scaffale ai bestseller del momento.

 

Ecco la selezione perfetta per chi ha sempre avuto buone intenzioni...

ma poco tempo (o poca voglia!)

 

I Classici intoccabili

– Capolavori della letteratura che tutti citano, ma pochi hanno letto sul serio 

 

Sono quelli che ti fanno sentire in colpa da una vita: impilati sulla scrivania dal liceo, sfogliati frettolosamente prima di un esame o consultati solo per la quarta di copertina. Eppure, in ogni discussione letteraria, non si può non nominarli con aria esperta.


C’è ancora tempo per rimediare… invece di continuare a fingere!

 

I "Mattoni" 

– Opere monumentali, ideali per rialzare il pc o allenare i bicipiti

 

Hai iniziato con entusiasmo, sei arrivato a pagina 100 con determinazione, poi… ti sei arreso. Ogni tentativo di ripresa è stato vano, e ora il libro fa da fermaporta. Ma ogni tanto lo guardi, promettendoti che un giorno tornerai a sfidarlo.

È giunto il momento di rimboccarsi le maniche e di affrontare finalmente questi “boss finali” della letteratura!

 

I grandi Bestseller

– Li vedi ovunque, tutti ne parlano… e tu annuisci per non sfigurare

 

Questi libri sono onnipresenti: spuntano in continuazione in mano alla gente in metro, nei TikTok virali, nelle stories degli amici “che leggono tanto”. Quando qualcuno chiede “Ma tu che ne pensi?” annuisci con aria esperta e citi un estratto a caso letto (o meglio, sentito) su Instagram.


Funziona… almeno finché non ti chiedono il finale!

 

Gli "Impegnati"

– Libri che non possono mancare nel “repertorio” di ogni intellettuale che si rispetti

 

Basta posizionarli strategicamente sul comodino, sfogliarli con aria distratta mentre si sorseggia un caffè al bar in centro o gettare una frase a caso in una conversazione per sembrare un raffinato intellettuale.


Anche perché, diciamocelo, (purtroppo) sono in pochi a poterti chiedere dettagli!

 

Il libro è meglio del film

– Tutti lo dicono con convinzione, ma quanti hanno davvero letto il libro?

 

La regola è chiara: in ogni discussione, non importa il caso specifico, devi sempre sostenere che il libro fosse più profondo, più dettagliato, più “tutto.
Peccato che tu non l’abbia mai letto e che il finale possa essere completamente diverso.

Non correre più il rischio di farti beccare impreparato!

 

Perché fingere di aver letto un libro è una faticaccia

 

«Beh, dai, Guerra e pace è un capolavoro assoluto» … «Sì, certo, ma è ovvio che il libro è meglio del film» … «Ah, Proust dici? Letto tutto. Profondo, eh»

 

Giunti al termine di questa pagina è arrivato il momento di ammetterlo: far finta di aver letto un libro richiede più impegno che leggerlo davvero. Serve memoria, prontezza di riflessi e una buona dose di sangue freddo per evitare infami domande a trabocchetto (diffidate sempre di chi vi chiede i finali!), sempre con la paura di essere smascherati. Ma, soprattutto, ne vale davvero la pena?

 

Ecco 5 motivi per cui il bluff non conviene:

 

1. Verrà il giorno in cui qualcuno ti chiederà dettagli, e tu lì, con lo sguardo perso nel vuoto, mentre dentro di te frughi disperato nei ricordi della pagina Wikipedia;

 

2. C’è sempre il rischio di confondere gli autori. “Sì, sì, certo, 1984 di Huxley… ah no, aspetta…”. Silenzio imbarazzante. Reputazione finita;

 

3. Non puoi mai avere un’opinione autentica, e annuire con aria saggia può funzionare solo fino a un certo punto;

 

4. Ti perdi il bello della lettura! Sì, perché magari quel libro che eviti da anni è proprio quello che potrebbe cambiarti la vita;

 

5. Prima o poi qualcuno citerà una scena che non esiste. Basta un momento di distrazione, tu annuisci, e sei finito. “Ah, bellissimo quel capitolo di Delitto e castigo in cui Raskol'nikov apre un chiringuito sulla spiaggia!”. Ops.

 

 

E allora, tanto vale prendere coraggio: apri quel classico che rimandi dai tempi del liceo, affronta il mattone con il piglio di un maratoneta, scopri se davvero il libro è meglio del film. Magari ti appassiona. O magari molli alla terza pagina, ma almeno lo sai per certo.

E se proprio non ce la fai… beh, almeno ora hai una lista di scuse più originali da usare