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Kenneth Grahame

Il vento tra i salici

Riassunto

Romanzo di avventure dello scrittore scozzese Kenneth Grahame (1859-1932), pubblicato nel 1907 e illustrato da Paul Bransom nel 1913. "Il vento nei salici" è da tempo ritenuto un classico della letteratura per bambini. Protagonisti sono un gruppo di animali – un rospo (Toad), un topo (Rat), una talpa (Mole), un tasso (Badger), si alternano a nottole, faine, conigli. Tutti questi animali hanno voglia di vivere molte avventure nel Mondo ("the Wide World") e covano allo stesso tempo il desiderio di ritornare nel luogo d'origine, il Bosco ("the Wild Wood“) . Collocati in una trama omerica, sono tutti caratterizzati da un aspetto e da abitudini antropiche.

La struttura episodica del racconto assume infatti a nucleo focale le vicende di Toad, il rospo, che desideroso di novità abbandona il bosco in cui abita, ruba un'automobile, viene imprigionato ma fugge in abiti femminili e, dopo svariati episodi picareschi, ritorna sulla riva del fiume dov'è casa sua, Toad Hall, per trovarla invasa da altri animali; insieme agli amici Mole, Rat e Badger, egli sbaraglia allora gli avversari e riprende possesso della propria dimora.

Caratteristica principale della prosa di Grahame è la mescolanza di stili. Nel canovaccio principale, strutturato come il tipico racconto della "Wanderlust" romantica, convivono un aspetto parodistico e un respiro epico, soprattutto nell'uso sapiente del tema del ritorno a casa dell'eroe; ma c'è anche satira sociale, qualche elemento di romanzo picaresco, un idillio pastorale che riempie molte pagine.

Particolarmente visibile tra le fonti cui si è ispirato Grahame è la narrativa otto-novecentesca sulla vita nei bassifondi londinesi. L'aspetto sociale del romanzo appare evidente nella rappresentazione degli invasori della casa di Toad - i "proci" - come rappresentanti di un ipotetico "proletariato sociale", che possono essere messi in contrasto con i quattro personaggi principali (presentati come benestanti). Il disordine creato dagli invasoti nella casa di Toad può essere interpretato insomma come temporanea inversione dell'ordine sociale borghese nel quale prosperano i protagonisti. Il finale del libro recita "... e così i quattro amici continuarono, dopo la brutale interruzione di un conflitto civile, a vivere con grande felicità e soddisfazione, al sicuro da altre sommosse o invasioni".

Da questo punto di vista il romanzo è ritenuto un classico esempio di letteratura edoardiana, con il tema della sommossa del proletariato posto in grande evidenza; la naturalizzazione dell’ideologia della middle class dopo la Rivoluzione Industriale e la mitologizzazione dell'ordine borghese sono le chiavi di lettura adottate dalla critica contemporanea per avvicinarsi al testo.

Il grande successo del romanzo di Grahame, ha fatto sì che nel tempo molti adattamenti venissero prodotti per cinema e teatro; alcune parti del testo sono state adattate per il teatro da A.A.Milne in "ll Signor Toad di Toad Hall" (1929) e poi trasposte sul grande schermo nel film di John Hench, Le avventure del Signor Toad (1949); l'intero romanzo è stato adattato in forma di musical per la televisione dallo sceneggiatore Romeo Muller, col titolo originale, nel 1985 per la ABC.

Come accade a tutte le grandi fiabe, Il vento nei salici sembra non avere un autore, e pare collocarsi fuori dal tempo. È un’Odissea in sedicesimo, ideata e scritta dal papà Kenneth Grahame per il suo piccolo di sette anni. Alastair, questo il suo nome, era un bambino molto viziato, con seri problemi di carattere (e anche di salute: era cieco da un occhio sin dalla nascita), e riceveva gli insegnamenti del padre in forma di racconti. Il padre modellò dunque sui suoi tratti la figura del Rospo Toad, poco incline a compiere il proprio dovere, dando vita a un compendio pedagogico che glorifica le delizie della vita in campagna. Invita a godere delle meravigliose offerte della natura: il fruscio del vento che passa fra i salici, i cicli di vita e nutrimento dell’orto, i profumi autunnali della terra, le infinite sfumature del cielo dall'alba al tramonto.

Tipicamente vittoriano, capace di rievocare idilli bucolici (e quindi anche Virgilio), Il vento nei salici aspira a una fusione panica con la natura, arrivando a incarnarne l'essenza in passi dal sapore gioiosamente misticheggiante (su un’isola del fiume, la Talpa è inquieta perché avverte la presenza della natura personificata).

Fonte: Wuz.it

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