Le vicende narrate si inscrivono in quel periodo del Risorgimento che va dalle delusioni del '48 alla riscossa del '59. Franco Maironi, un giovane liberale, sposa una ragazza della sua stessa fede politica, Luisa Rigey, andando contro la volontà della nonna, filoaustriaca, dalla quale dipende economicamente e che minaccia di diseredarlo.
Uno zio di Luisa, Pietro Ribera, che nel corso del romanzo sarà sempre chiamato "lo zio Piero", risolve le tante difficolta economiche dei due sposi, offrendo loro la sua casa e una parte del suo danaro. La casa si trova a Oria, sul lago di Lugano, ed è ben presto allietata dalla nascita di una bambina; Ilaria, o Ombretta Pipì, come lo zio la chiama. Ma la tragedia è dietro l'angolo: mentre Luisa è uscita per andare a denunciare l'esistenza di un testamento favorevole al marito, e che questi non vuol produrre, perché sarebbe disonorevole per la nonna - la bambina affoga nel lago.
Luisa, razionalista e poco credente, è colpita in quanto ha di più caro proprio mentre si appresta a compiere un atto ritenuto giusto. Si considera vittima di un destino inquo, e minaccia di perdere la sanità mentale. Franco, più incline alla contemplazione che all'azione, è aiutato dalla fede, e trova il modo di uscire rigenerato dalla prova durissima. Si getta nell'azione. Risoluta, di fronte alle angherie e alle vessazioni della nonna, e altrettanto decisa a non piegarsi alla tirannide austriaca, Luisa rimprovera al marito il suo idealismo naif, e taccia di ingenuità la sua fiducia nella carità e nel perdono.
D'altronde l'ideale di giustizia che lei professa, rimane sempre deluso: tutto quel che le sembra ingiusto, avviene. I maneggi della nonna, così generosamente trattata da Franco, per cui quel brav'uomo di Zio, il quale si teneva in casa i due coniugi, perde il suo posto d'imperial regio ingegnere; la conseguente miseria per tutta la famiglia, che obbliga Franco all'esilio in Piemonte; la tragedia di Ombretta. La prova del dolore, mentre indurisce Luisa, in Franco genera rassegnazione. Lo spirito di sacrificio si ravviva, assieme a un entusiasmo finalmente illuminato e attivo per lo scopo patriottico al quale si consacra definitivamente.
Fonte: Wuz.it
