Cesare Pavese

La luna e i falò

Riassunto

Un trovatello detto Anguilla trascorre l'infanzia sulle colline delle Langhe, presso Santo Stefano Belbo. Di qui parte in cerca di fortuna e s'imbarca per l'America, dove riesce ad accumulare un piccolo patrimonio, ma la vita in America non è bella e la nostalgia del paese è intensa.

Anguilla, ormai quarantenne, dopo vent'anni di assenza decide di tornare e cercare tra le cose e le persone del passato la propria identità. Ritrova l'amico Nuto, che non va più come un tempo per i paesi a suonare con la banda, è ora un falegname e un serio padre di famiglia. Insieme a Nuto, Anguilla inizia un pellegrinaggio per i luoghi dell'infanzia e scopre che tutto è profondamente cambiato.

Alla Gaminella, la prima cascina dov'era stato a servizio, vive ora il Valino, un mezzadro che la fatica e la miseria rendono violento. Impazzito il Valino uccide la cognata, la suocera, incendia la Gaminella e s'impicca. Da questa follia si salva solo Cinto, il figlio nato storpio, che Anguilla ha preso a frequentare ritrovando in lui una parte di se stesso e che prima di ripartire affiderà a Nuto.

Dalla Mora, l'altra cascina in cui Anguilla aveva lavorato, sono tutti scomparsi per un tragico destino, anche le tre padroncine, Irene, Silvia, Santina, che Anguilla aveva amato da lontano: una mal maritata, un'altra morta di aborto e Santina, la più giovane e bella, fucilata e bruciata dai partigiani perché ritenuta una spia dei tedeschi. I segni di quel falò, racconta Nuto, erano ancora visibili l'anno prima.

Fonte: Wuz.it

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