Infinite jest

Opera monumentale di David Foster Wallace, pubblicata nel 1996, Infinite Jest è considerata l’espressione più significativa del postmoderno. Milleduecento pagine a cui se ne aggiungono cento di note scritte dall’autore, di cui è molto difficile individuare una trama definita: Infinite Jest è “uno scherzo infinito”, come recita il titolo; un audace esercizio di stile, folle ma geniale, attraverso il quale Foster Wallace racconta un’epoca dominata dal dio Intrattenimento e dalla Dipendenza.

Ambientato in Massachussetts in un futuro non troppo lontano governato dalle leggi dell’intrattenimento e della pubblicità, dove la droga è l’unico rimedio contro la disperazione e la noia, il racconto ruota intorno alla sparizione del master di un film intitolato Infinite Jest, una cartuccia misteriosa e ipnotica che annulla ogni altro desiderio all’infuori di quello di guardarne le immagini all’infinito, fino alla morte. Nella caccia a questa potentissima droga – l’Intrattenimento Definitivo - saranno coinvolti personaggi di ogni tipo: studenti dell’Accademia di Tennis di Boston, tossicodipendenti, ladri, medici, studiosi di cinema, imbroglioni, drug queen, terroristi su sedia a rotelle.

Fonte: Wuz.it