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Stendhal

Il rosso e il nero

Riassunto

Julien Sorel nasce a Verrières, nella provincia francese, in una famiglia di umili origini. È un giovane ambizioso, affascinato dagli ideali della rivoluzione e dal mito napoleonico, e determinato a farsi strada in una società, quella della Restaurazione (1815-30), che gli appare mediocre e priva di grandi ideali.

Per raggiungere il suo scopo quindi, senza alcuna reale vocazione, decide di avviarsi alla carriera ecclesiatica (Il Nero) , essendo tramontato il tempo in cui i giovani ambiziosi potevano far carriera nell'esercito (Il Rosso) . Assunto come precettore in casa del sindaco di Verrières, ne seduce la bella moglie, Mme de Renal. Quando lo scandalo diviene pubblico deve lasciare il posto ed entra nel seminario di Besancon per proseguire gli studi di teologia. Si guadagna la simpatia del superiore che lo fa assumere come segretario presso la casa parigina del marchese De la Mole. Ne conquista la fiducia e la simpatia e diviene l'amante della figlia Mathilde, che desidera così fuggire la noia della sua condizione. Quando Mathilde si accorge di essere incinta strappa al padre il consenso alle nozze, ma Mme de Renal, cui il marchese si è rivolto per avere informazioni, in una lettera descrive Julien come un arrivista senza scrupoli. Tornato a Verrières per vendicarsi Julien tenta di uccidere Mme de Renal: è arrestato, processato, condannato al patibolo. Mathilde ne seppellisce la testa in una grotta, Mme de Renal pochi giorni dopo muore per il rimorso.

Il rosso e il nero è il romanzo dell'esasperata consapevolezza di sé e della propria dignità, ma anche della vanità, dell'amor proprio, del risentimento. Racconta la guerra, persa in partenza, di un individuo contro tutti. Julien Sorel è un corpo estraneo in qualunque ambiente si venga a trovare, non si lascia integrare, e non sa cedere alla spontaneità nemmeno nell'amore. Maniaco della strategia, ha l'ossessione del controllo, su di sé e sugli altri, ma anche tutta l'ingenuità di chi vorrebbe imporsi in un mondo ostile senza conoscerne né accettarne fino in fondo le regole. Solo in rarissimi momenti si concede di essere sincero con se stesso, nella solitudine della natura o, alla fine, nel felice isolamento del carcere, in attesa della ghigliottina.

Fonte: Wuz.it

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