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Italo Calvino

Il cavaliere inesistente

Riassunto

È un romanzo breve dello scrittore italiano Italo Calvino pubblicato per la prima volta nel 1959 da Einaudi. Si tratta del terzo capitolo della trilogia I nostri antenati raccolta in volume nel 1960, insieme a Il visconte dimezzato e Il barone rampante

In un Medioevo favoloso e ironico, nel quale le imprese degli eori diventano routine e il valore delle azioni si appanna, la guerra diventa "un passarsi di mano in mano roba sempre più ammaccata". In questo contesto Suor Teodora (che alla fine si rivela per l'eroina Bradamante) narra la storia di Agilulfo, un cavaliere di Carlo Magno che non esiste perché è solo una splendida armatura che cammina, assolutamente vuota dentro.

Dopo avere dato prova sotto le mura di Parigi del suo valore, Agilulfo parte con lo scudiere Gurdulù alla ricerca di Sofronia, lasciata in un convento quindici anni prima. Dopo mille avventure, inseguito da Bradamante innamorata di lui, ritrova Sofronia che però ritiene colpevole di gravi peccati. Lascia allora l'armatura al compagno d'arme Rambaldo e scompare.

Lo stesso Calvino ha scritto che nella sua trilogia il racconto "nasce e si sviluppa da un'immagine centrale, attorno alla quale s'estende una rete di significati che restano sempre un po' fluttuanti, senza imporsi in un'interpretazione univoca e obbligatoria". Nel caso del Cavaliere inesistente questa figura rappresenta il tema dell'identità, ma anche dell'uniformazione e della spersonalizzazione che la società di massa ha creato.

Fonte: Wuz.it

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