Morte accidentale di un anarchico

Dario Fo
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Editore: Guanda
Collana: Quaderni della Fenice
Codice EAN: 9788823521049
Anno edizione: 2018
Anno pubblicazione: 2018
Dati: 100 p., brossura, 3 ed.
Disponibile anche in eBook a € 2,99

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Descrizione

«Ma qual è la vera ragione del grande successo di questo spettacolo? Non tanto lo sghignazzo che provocano le ipocrisie, le menzogne organizzate – a dir poco – in modo becero e grossolano dagli organi costituiti e dalle autorità ad essi preposte (giudici, commissari, questori, prefetti, sottosegretari e ministri), quanto soprattutto il discorso sulla socialdemocrazia e le sue lacrime da coccodrillo, l'indignazione che si placa attraverso il ruttino dello scandalo, lo scandalo come catarsi liberatoria del sistema. Il rutto liberatorio che esplode spandendosi nell'aria quando si viene a scoprire che massacri, truffe, assassinii sono organizzati e messi in atto proprio dallo Stato e dagli organi che ci dovrebbero proteggere.» - Dario Fo e Franca Rame

Nel 1921 un emigrante italiano «volò» fuori da una finestra del palazzo della polizia di New York: è questo l'episodio che Dario Fo prende a pretesto per scrivere Morte accidentale di un anarchico, una delle sue commedie di maggior successo. Messa in scena per la prima volta il 10 dicembre 1970 a Milano, la rappresentazione inizia nella stanza di una questura, dove il commissario minaccia di arrestare un personaggio che si rivela essere un matto, filo conduttore e motore di tutta la commedia. La «morte accidentale» a cui allude ironicamente il titolo è quella dell'anarchico Giuseppe Pinelli, precipitato il 15 dicembre 1969 dalla finestra del quarto piano della questura di Milano, nel corso dell'interrogatorio per la strage di Piazza Fontana. Le circostanze della morte, inizialmente non chiare, furono poi archiviate come un caso di «malore attivo».